Nel 2024, quando sono stati pubblicati sul settimanale Controversie la gran parte degli articoli raccolti nel volume monografico, ricorrevano i 120 anni dalla nascita di Robert Oppenheimer. Nel 2025 sono passati 80 anni dallo sterminio della popolazione di Hiroshima e Nagasaki.
Proprio Oppie, come veniva chiamato nel suo contesto e dai media, è stato il pretesto per parlare della bomba atomica, della dimensione politica delle scienze, dell’ultima utopia dell’umanità, delle colpe di chi l’ha lanciata sulle città senza che – probabilmente – fosse necessario, del difficile rapporto tra le buone intenzioni delle scienze e alcuni atroci risultati che produce, di come è cambiata la guerra dopo quell’evento, delle paure – ancora drammaticamente attuali – dell’olocausto nucleare.
Chiude il volume un breve saggio del professor Antonino Drago sulle diverse posizioni etiche e di responsabilità dei fisici dopo quel drammatico 1945.
Il volume è dedicato alla memoria delle più di 400.000 persone innocenti morte a Hiroshima e a Nagasaki 80 anni fa, vittime della convinzione che la scienza sia neutrale e che gli scienziati non abbiano responsabilità.
(Fonte: Controversie)