A Gaza si consuma una catastrofe umanitaria devastante: donne, bambini e uomini sono allo stremo.

Oltre 240 persone sono state uccise dall’esercito israeliano dopo il cessate il fuoco: la paura e l’orrore della morte sono sempre presenti.

Le famiglie sfollate fanno ritorno a case che non esistono più e trovano riparo in rifugi improvvisati e sovraffollati, tra i resti degli edifici distrutti.

Le persone vivono tra le macerie, senza accesso adeguato a cibo, acqua potabile o cure mediche.

La fame è dilagante e bambini e famiglie stanno già morendo di stenti.

Le temperature invernali e le piogge torrenziali stanno devastando i campi profughi di Gaza. Sono almeno 16 le persone morte di freddo, tra cui neonati e bambini. 

I bisogni umanitari sono altissimi: manca tutto.