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Premessa
Questa Alta Via non è nata come tale, nelle intenzioni degli autori, i quali avevano cominciato a studiarne ciascuno una parte, l’uno a insaputa dell’altro.
Poi, venuti a conoscenza del lavoro compiuto e di quanto restava da compiere, hanno pensato di fondere i loro sforzi. Su un punto non sono andati d’accordo, e non lo potevano, per ragioni semplicemente ... fisiologiche. Il più anziano dei due onestamente non se l’è sentita di affrontare la faticosissima e non facile parte intermedia delle Prealpi dell’Alpago, ed ha lasciato all’altro e ai suoi collaboratori l’onere e la responsabilità di riconoscere il terzo e il quarto tratto che appunto la costituiscono. L’Alta Via si sviluppa interamente sulla cresta spartiacque che divide il bacino inferiore del Piave dalla pianura. Si tratta di una cresta perfettamente definita, la cui continuità è però interrotta dalla grande frattura di Fadalto. Nei due settori che ne risultano si presentano una morfologia ed una struttura rispettivamente molto differenti, e quindi problemi turistico-alpinistici che nulla o ben poco hanno in comune. (...)
INDICE
Premessa
L’ambiente:
Cenno storico
Caratteristiche dell’Alta Via e avvertenze generali:
Storia alpinistica
Bibliografia e cartografia
Gli accessi a Belluno e all’Alpago
Parte 1^ - Sulle orme di Patéra nelle Prealpi dell’Alpago
La foresta del Cansiglio
Parte 2^ - Passeggiata d’autunno nelle Prealpi della Val Belluna
Sintesi del percorso descritto in senso inverso
Il periodo invernale